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Scopri di piùIl successo di Ducati ha raggiunto le dimensioni di un vero e proprio dominio, avendo piazzato le tre moto partecipanti ai primi 3 posti della graduatoria conquistando ben 22 vittorie (11 Redding, 10 Brookes e 1 Bridewell) su 27 manche in calendario. Una dimostrazione schiacciante di competitività ostentata dalle Panigale V4 R messe in pista dal PBM - Be Wiser Ducati Racing e dall’Oxford Racing Ducati, supportati al meglio dagli uomini di Ducati Corse e coordinati dall’ing. Giovanni Crupi presenza fissa da anni nei box di tutte le gare del British Superbike.
Le tre Panigale V4 R nelle mani di Scott Redding, Josh Brookes e Tommy Bridewell si sono dimostrate velocissime ed affidabili permettendo ai 3 piloti di esprimersi al meglio.
Scott Redding si è laureato campione dopo una battaglia feroce con i due compagni di marca. Anche se i favori del pronostico ad inizio stagione erano tutti dalla sua parte, per il pilota di Quedgeley è stato tutt’altro che facile portare a casa il titolo. Autore di 11 successi in stagione è stato costretto da Brookes ad arrivare all’ultima manche in stagione per mettere le mani sul titolo. Redding ha dato prova di maturità arrivando dalla MotoGP e “prendendosi il tempo” nei primi due round di studiare il campionato, la moto e le gomme, per poi iniziare a sferrare una serie di vittorie impressionante. Per lui adesso si aprono le porte del team ufficiale Superbike dove siamo certi saprà farsi valere.
Alzi la mano chi si ricorda Josh Brookes in sella ad una Ducati. Eppure il pilota australiano aveva fatto il suo ingresso nel mondiale Supersport nel 2005, proprio su di una 749R del team NCR. E se quella esperienza si era conclusa anticipatamente non senza problemi, il ritorno in sella su di una Ducati questa volta è stato decisamente più positivo. Il vincitore del BSB 2015 ha venduto carissima la pelle, arrivando a giocarsi il titolo fino alla manche conclusiva con il compagno di squadra, forte di 10 successi (uno in meno di Redding) e di una esperienza nella rassegna britannica che gli ha permesso di essere veloce e costante su tutti i tracciati.
Per certi versi Tommy Bridewell è stato la sorpresa del British Superbike 2019, anche se il pilota inglese era già famoso per la sua velocità. Al di là del singolo successo a Oulton Park, Tommy è stato costante ed efficace su tutti i tracciati, collezionando una serie di podi impressionante che gli ha permesso di rimanere in gioco per il titolo fino al round conclusivo. Nel 2020 sarà sicuramente uno dei piloti da battere per la conquista del titolo.
Per il team PBM – Be Wiser Ducati si è trattata della quinta vittoria nel campionato inglese, ma questa volta il successo è completo avendo piazzato i propri due piloti al primo ed al secondo posto della classifica. La squadra di Paul Bird, che ha trascorsi in MotoGP e nel mondiale SBK, ha funzionato alla perfezione portando a casa ben 21 manche ed una serie di piazzamenti sul podio impressionante.
Una nota di merito va anche al team Oxford Racing Ducati che ha saputo portare Tommy Bridewell sul podio del campionato. La squadra condotta da Steve Moore ha centrato per la prima volta la fase finale dello Showdown, ha portato a casa il primo successo nella categoria più importante ed è stata in lizza per il campionato fino al round conclusivo. Niente male per un team che altro non è che l’emanazione sportiva del concessionario Ducati "Moto Rapido".
La lista di vittorie Ducati nel British Superbike è piuttosto nutrita. Il primo successo risale al 1995 quando Steve Hinslop porta al successo la Ducati 916 del team Devimead. Passano quattro anni ed un australiano riporta la 996 davanti a tutti. Troy Bayliss infatti, dopo un anno di apprendistato, vince il titolo che gli sarà da viatico per i trionfi su scala mondiale. Troy apre un ciclo di cinque anni consecutivi dove Ducati trionfa con Neil Hodgson (2000); John Reynolds (2001); Steve Hinslop (2002) e Shane Byrne (2003). Proprio nel 2003 la 999 fa il suo ingresso nel mondiale Superbike e nel 2005 è pronta per trionfare in terra d’Albione con Gregorio Lavilla. Nel 2008 è la volta della 1098 RS di portare a Borgo Panigale il titolo con Shane Byrne, ma con il cambio di regolamenti tecnici voluto dalla nuova gestione del campionato britannico la 1098RS soffre di competitività. Nonostante ciò, l’amore per Ducati in terra britannica è così forte che grazie ad alcuni concessionari locali una o più Ducati sono comunque presenti in griglia.
Nel 2011 arriva il momento della Panigale di dare l’assalto al titolo. Non si registrano risultati degni di nota fino al 2015 ma già in questo primo approccio il team Moto Rapido crede nel progetto. Nel 2016 vi è la grande svolta con una delle squadre di riferimento del campionato britannico PBM – Be Wiser che sposa il progetto Panigale R conquistando con Shane Byrne i titoli nel biennio 2016/2017. La stagione 2018 sembra avviata verso il “triplete” ma “Shakey” è autore di uno spaventoso incidente in un test privato ed è costretto a chiudere anzitempo la carriera sportiva.
Nel 2019 i due team Ducati ricevono in dote la nuovissima Panigale V4 R che dopo il necessario adattamento alle specifiche tecniche richieste dalla rassegna britannica, iniziano da subito a mostrare la loro competitività imponendosi a ripetizione in quasi ogni round. Con la vittoria di Scott Redding salgono quindi a 10 le vittorie in uno dei campionati nazionali più importanti, visto anche il vasto che seguito che la rassegna d’oltremanica può vantare.