Epilogo davvero amaro per il GP di Austin

Uno “zero” che fa ancora più male perché arriva dopo aver dominato le qualifiche e la Sprint Race. 
Una prestazione solida, continuata in gara fino alla scivolata che non ti aspetti, proprio quando tutto sembrava sotto controllo. 
Tantissime le uscite e solamente 12 i piloti arrivati al traguardo senza cadute, segno che le condizioni generali erano veramente difficili.

Ma non dobbiamo certo abbatterci, o permettere che questo mini fiducia e certezze: bisogna invece imparare con umiltà e con la consapevolezza che nulla è scontato, e che primeggiare è dura e bisogna meritarselo al cospetto di avversari forti e ai quali vanno i nostri complimenti. 
Per fortuna in casa Ducati le note positive non mancano mai: Marini è stato autore di una splendida corsa premiata dal primo podio di una carriera in continua crescita, ancor più per la personalità e la sicurezza che ha messo oggi in pista e che conferma l’ottimo lavoro del Team VR46. 

Bisogna accettare e saper cogliere ciò che la gara ci offre ma al contempo essere anche capaci, con rinnovato spirito di squadra, di girare subito pagina e pensare al prossimo GP. 
Il Mondiale sarà lungo e combattuto.