Aldo Farinelli

Aldo Farinelli, avvocato e giornalista tecnico nato a Torino il 23 maggio del 1898, può essere considerato l’uomo che ha cambiato la storia della Ducati agli albori della sua storia motoristica.

Aldo Farinelli, a lawyer and technical journalist born in Turin on May 23, 1898, can be considered the man who changed Ducati's early motoring history.

La sua passione per auto e motociclette nacque da giovanissimo, per merito di uno zio amante dei motori, a cui faceva spesso visita. Ben presto all’attività di avvocato affiancò quella di pubblicista collaborando a diverse riviste di automobilismo come l’ “Edisport” di Milano.

Dal 1943 al 1946 ricoprì incarichi dirigenziali presso la SIATA di Torino, impresa specializzata nelle elaborazioni sportive di macchine di serie, ed ebbe così modo di dimostrare le sue doti di inventiva e di rigore tecnico. 

In questo periodo, infatti, realizzò e brevettò il progetto di un motore ausiliario a quattro tempi, il “Cucciolo”, il primo in Italia per la motorizzazione delle biciclette, e il più diffuso fin dal primo dopoguerra.

Farinelli aveva infatti compreso la necessità di un mezzo di trasporto piccolo, semplice ed affidabile, adatto a soddisfare il bisogno di mobilità che si sarebbe creato al termine del conflitto. La licenza di costruzione è della SIATA, successivamente ceduta alla Ducati di Borgo Panigale, segnando il primo passo di quest’impresa nel mondo motociclistico, nel quale avrebbe avuto tanto successo.

A partire dal 1960, fu per diversi anni presidente della Commissione giuridica dell’Automobile Club e membro del suo consiglio direttivo, nonché relatore alle annuali Conferenze sulla circolazione e traffico di Stresa.

La sua attenzione alle problematiche inerenti alla circolazione stradale e la passione per il mondo delle quattro ruote lo portarono ad una duratura collaborazione con il quotidiano La Stampa di Torino.

Nel 1968, a coronamento di una lunga carriera forense che lo aveva condotto fino ai successi della Cassazione, fu insignito della medaglia d’oro per i cinquanta anni di toga. Spentosi il 13 ottobre del 1978, riposa nella tomba di famiglia a Belgirate, sul Lago Maggiore.

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