Cucciolo

Il primo passo che Ducati intraprende nel settore motociclistico e il primo passo verso la rinascita dell’azienda.

L’Italia del dopoguerra ha bisogno di un nuovo inizio e una delle necessità più urgenti è la mobilità. Quella dei mezzi di trasporto è una questione vitale per aiutare la ripresa economica del Paese dopo gli anni del conflitto.

La ricostruzione della fabbrica di Borgo Panigale dopo il bombardamento dell’ottobre 1944 rappresenta un’opportunità che Ducati sfrutta per rilanciare le proprie attività.

La struttura elettrotecnica viene in parte convertita per operare in un nuovo settore e nel 1946 viene sviluppato il primo motore ausiliario per biciclette.

Cilindrata
48 cc
Potenza massima
1,5 CV a 5.500 giri/min
Velocità massima
50 km/h
Peso a secco
Non disponibile
Cilindrata
48 cc
Potenza massima
1,5 CV a 5.500 giri/min
Velocità massima
50 km/h
Peso a secco
Non disponibile

Il Cucciolo non solo riesce a trasformare qualsiasi bicicletta, conferendole potenza e agilità, ma ha anche la capacità di trasformare Ducati come azienda e gioca un piccolo ruolo nel recupero post-bellico dell’Italia.

Il Cucciolo rappresenta inoltre un prodotto facile da esportare nei mercati internazionali. Non passa molto tempo, infatti, prima che ottenga successo anche all’estero. In una fotografia in bianco e nero che lo ritrae con il Chrysler Building sullo sfondo, il Cucciolo percorre le strade di New York.

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