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Scopri di piùMarco Rimondi, fotografo e Ducatista sfegatato, la scorsa estate ha deciso di avventurarsi in solitaria in sella a Multistrada V4, alla volta di Capo Nord.
Viaggi in moto di questo tipo, spesso comportano improvvisi cambi di programma, dettati da fattori esterni, quali il meteo. A volte, però, un imprevisto può portarci a scoprire strade meravigliose che, se tutto fosse andato come da tabella di marcia, non avremmo mai percorso.
Ed è proprio questo quello che è successo a Marco, che ci ha raccontato il suo itinerario alternativo verso Capo Nord, tra venti a 200 km/h, incontri inaspettati e cartelli stradali in norvegese.
La maggior parte dei rider sale dalla Finlandia, fa una breve deviazione in Svezia, per poi tornare indietro dalla Norvegia. Questo perché esiste un percorso codificato che prevede una salita meno impegnativa e strade molto dritte, evitando (almeno in fase di risalita) la strada più lunga e frastagliata norvegese.
“Io non volevo fare quel giro lì perché non mi ero imposto di arrivare fino a Capo Nord per forza. Il mio obiettivo era di godermi la Atlantic Ocean Road, da tempo un mio sogno nel cassetto. Quindi mi sono detto: vediamo come va giorno per giorno, anche in base alla variabile più determinante: il meteo.”
La Atlantic Ocean Road è un’autostrada costiera situata in Norvegia che collega le isole di Averøy e Eide. È lunga 8,3 km e attraversa una serie di isole, oltrepassando cinque ponti, tra cui il più famoso è il Storseisundet Bridge, per la sua iconica forma curva. La strada offre panorami spettacolari sull’oceano Atlantico e su tutte le isole circostanti.
Il clima di quest’estate è stato davvero strano. Non era raro vedere altri motociclisti un po’ in crisi, completamente bagnati, dopo aver incontrato forti perturbazioni.
“Dalla Atlantic Ocean Road, molti decidono di andare verso le isole Lofoten, ma io le avevo già viste. Quindi, all’ultimo minuto, ho deciso di provare a percorrere un’altra strada. E così ho proseguito verso nord, nonostante alcuni miei amici fossero appena tornati e avessero trovato brutto tempo.”
Si riparte quindi alla volta della città di Östersund, in Svezia, una zona tattica in quanto gode della protezione di una catena montuosa che blocca molte perturbazioni. Inoltre, è un percorso meno conosciuto, quindi meno frequentato da altri motociclisti.
“È così che ho scoperto questa strada bellissima, che non fa quasi nessuno, letteralmente immersa tra i boschi. Ogni tanto si aprono scenari clamorosi, con questi laghi pazzeschi che non puoi fare altro se non fermarti e goderti il panorama.”
Östersund è anche la città dove passa la Strada Europea E45, un percorso che si snoda lungo 5190 km, collegando direttamente la Sicilia alla Svezia. Alla fine, la scelta di percorrere più chilometri in Svezia si è rivelata vincente, oltre che per il meteo, anche per una questione di tempistiche. In Svezia, infatti, il limite di velocità consentito è di 110 Km/h, mentre in Norvegia non si possono mai superare gli 80 Km/h.
Capo Nord, che si trova sull’isola di Magerøya, fino al ‘99 era raggiungibile prendendo un traghetto. Ora invece c’è un tunnel, lungo circa 8 Km che passa sotto al fiordo, la cui rampa di ingresso e di uscita ha una pendenza del 12%.
“Quando sei dentro al tunnel è tutto bagnato e sembra di andare sempre più giù. Pare di essere alla fine del mondo! E la cosa più impressionante è che c’è un sacco di gente che lo percorre in bici.”
“La cosa più bella di questo viaggio, sicuramente sono gli ultimi 200 Km. Un’esperienza indimenticabile che ti fa credere di essere su una luna, fatta solo di muschio e renne.”
Lungo questo ultimo tratto è normale avere una percorrenza di circa 60-80 Km/h per via del vento.
“ ...Nonostante questo, con Multistrada V4 non arrivi stanco. Il comfort di guida, le manopole e la sella riscaldate sono un lusso impagabile. Ti cambiano la vita. Vai avanti e non te ne accorgi."
Un meraviglioso viaggio in Kenya, tra paesaggi mozzafiato e ambientazioni uniche, raccontato dall'endurista e test rider Andrea Rossi, in sella a Multistrada V4 Rally.
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