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Scopri di piùIl Ducati Team arriva in Olanda dopo il weekend dolce-amaro in Catalunya. Se da un lato il podio di Petrucci ha confermato lo splendido momento di forma del ternano, l’eliminazione di Dovizioso nelle prima battute di gara ha lasciato l’amaro in bocca, soprattutto in ottica campionato. E’ vero che non siamo nemmeno a metà della stagione, ma perdere punti in maniera incolpevole è veramente fastidioso.
Il calendario propone ora la tappa olandese dove Danilo vorrà continuare la serie di podi iniziata in Francia, mente per il Dovi l’imperativo è recuperare punti in classifica. Tutto ciò, nonostante il circuito nel nord dell’Olanda sia uno di quelli più avari di risultati per le Desmosedici GP. L’unica vittoria risale al 2008 con Casey Stoner, mentre l’ultimo podio di una Ducati lo si deve grazie a Scott Redding, che nel 2016 centrò il terzo posto sulla moto del team Pramac racing.
Il tracciato di Assen, più volte modificato negli anni, presenta ora un andamento piuttosto tortuoso, con pochi allunghi dove sfruttare la potenza, e nonostante il nuovo tracciato non faccia più registrare velocità record, gli olandesi lo hanno ribattezzato la “cattedrale della velocità”. La nuova configurazione richiede una guidabilità accentuata del mezzo ed i numerosi cambi di direzione presenti impegnano a fondo la ciclistica. L’asfalto di Assen poi, gode fama di essere uno dei meno abrasivi del mondiale, pertanto è sempre difficile trovare il grip desiderato da parte dei piloti. Da non dimenticare poi la variabile meteo, che qui spesso la fa da padrona, con improvvisi scrosci di pioggia che bagnano l’asfalto e che altrettanto velocemente si asciuga. Da non sottovalutare quindi la possibilità di una gara in regime di “flag to flag” con il cambio moto al variare delle condizioni di aderenza sulla pista.
Dalla sua inaugurazione nel 1949 Assen ha ospitato ogni anno un Gran Premio, dapprima su strada e poi, a partire dal 1954, sulla pista conosciuta anche come Dutch TT. Il circuito si trova accanto a verdi terrapieni che ospitano numerose tribune e nel 2002 sono stati ultimati i lavori di modernizzazione, con l'aggiunta di nuove strutture. La pista è stata poi modificata nell'inverno del 2005, riducendo la lunghezza di quello che era uno dei tracciati più lunghi del mondiale, quasi 6 km, a 4.5 kilometri.
Dati circuitoPer tutti i Ducatisti sarà possibile seguire gli aggiornamenti live dalla pista e commentare le gare insieme a noi su Twitter e sui nostri account ufficiali Facebook e Instagram e non dimenticate di usare l'hashtag #ForzaDucati.