Il lato nascosto del Sud della Thailandia.

Continua il viaggio di Dreams Road.

La voglia di avventura non si ferma quando in sella ci sono Emerson Gattafoni e Valeria Cagnoni. Dopo 1500 chilometri nel Nord della Thailandia, i protagonisti di Dreams Road sono pronti a spingersi con le loro Multistrada Enduro nel profondo Sud del Paese, per scoprire coste selvagge, una natura prorompente e città nascoste. 

Il Sud della Thailandia è una meta conosciuta e frequentata da turisti provenienti da ogni parte del mondo. Emerson e Valeria hanno scelto di raccontare questa terra visitando gli angoli di paradiso ancora intatti, dove la vita scorre lenta, le abitudini sono rimaste le stesse per anni e la natura domina incontrastata. 

La lunga discesa

Il viaggio verso Sud parte da Sukhothai, antichissima città culla della civiltà Thai, oggi patrimonio dell’Unesco. 

Per raggiungere la parte meridionale del Paese è necessario guidare a lungo e attraversare Bangkok. La capitale è un groviglio di svincoli, strade, traffico e smog: un caos che i nostri viaggiatori abbandonano volentieri.

Guidando per oltre 600 chilometri si raggiunge la costa, quindi si scende verso il punto più stretto di tutta la penisola sulla Hihghway 4. Una strada davvero spettacolare, una serpentina di asfalto perfetto, fra vegetazione folta, picchi calcarei, parchi nazionali e macchie di colore dei templi sparsi ovunque. 

L’isola selvaggia

Sulla highway 4 si giunge a Ranong, la provincia più grande del Sud del Paese. La città è il punto di partenza perfetto per esplorare diversi arcipelaghi. I nostri viaggiatori scelgono di dirigersi verso il paradiso tropicale dell’isola di Ko Phayam, una delle più belle isole della Thailandia, dove si trovano spiagge, mare cristallino, barriera corallina e giungla, ma rimasta lontana dallo sviluppo turistico. 

Se esiste ancora un angolo di paradiso, dove il tempo ha rallentato il suo corso, sicuramente è questo. Ko Phayam è rimasta ferma agli anni Settanta, non ci sono strade e nemmeno grandi strutture ricettive. Qui si pratica solo turismo eco-sostenibile, spesso in stile hippie. Si vive senza corrente elettrica e nel rispetto totale della natura.

La natura incontaminata

Tornati sulla terra ferma, prosegue il viaggio nella Thailandia selvaggia per oltre 200 chilometri verso il parco naturale di Khao Sok, uno dei siti di maggior interesse ambientale di tutto il Paese. Il parco ha un’enorme foresta pluviale sempreverde, montagne calcaree e un meraviglioso lago, che può essere navigato solo dalle long-tale boat, le tipiche imbarcazioni del sudest asiatico. Questo è un ecosistema fragilissimo, in cui è vietata qualsiasi attività, da rispettare e ammirare in tutta la sua atmosfera mistica. 

La città

Da Khao Sok il viaggio riparte in direzione Pukhet, la più grande e la più gettonata meta turistica di quest’area. Il suo aeroporto accoglie oltre 10 milioni di turisti all’anno e l’offerta è talmente variegata da poter soddisfare ogni esigenza. Dreams Road prosegue nella ricerca degli angoli nascosti e sceglie di vistare la old town: un intreccio di strade caratterizzate da architettura sino-portoghese, dove il colore la fa da padrone nelle facciate dei grandi palazzi storici, ma anche nei moderni murales che decorano la città.

Dopo 3300 chilometri percorsi su due ruote, il viaggio si conclude. Un percorso costellato da incontri con un popolo stupendo, immersi in una natura esuberante su strade incredibili. 

Emerson e Valeria oggi continuano a viaggiare sulle strade del mondo, nel cuore trattengono quest’esperienza, sempre pronti per nuove avventure.

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