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Scopri di piùNato il 15 Giugno 1903, Adriano Cavalieri Ducati, aveva appena compiuto 19 anni quando nel 1922, come brillante studente di fisica, cominciò ad interessarsi alla allora nascente scienza della radio ed alle sue applicazioni.
La passione del giovane scienziato bolognese era fortemente guidata dalle scoperte di Guglielmo Marconi, premio Nobel per la fisica, concittadino dei tre fratelli ed insigne luminare della radio trasmissione senza fili. Il 15 Gennaio 1924, appena ventenne, Adriano compie con successo un esperimento di collegamento radio tra l’Italia e gli Stati Uniti di America. Il successo dell’esperimento gli valse il titolo di Cavaliere della Corona D’Italia. Fu uno dei più giovani cavalieri mai insigniti all’epoca.
Dopo avere fondato la "Società Scientifica Radio Brevetti Ducati" il 4 luglio 1926, insieme al padre Antonio ed al fratello Bruno, Adriano continuò le sue ricerche sulle trasmissioni ad onde corte, e progettò nel 1926 il primo, storico prodotto della Ducati, il condensatore “Manens”.
Sull’onda delle continue creazioni di componenti e apparecchiature radioelettriche, il lavoro di Adriano Ducati si trasferì dalla prima sede nel centro di Bologna alla villa di famiglia, in Viale Guidotti, a partire dal 1928. La fabbrica di Viale Guidotti ebbe il privilegio, nel 1934, di essere visitato da colui che aveva letteralmente ispirato Adriano Ducati, Guglielmo Marconi.
Il grande successo della produzione elettrotecnica sviluppata da Adriano Ducati vide l’allargamento della produzione a nuove tipologie di prodotto, tra le quali ottiche di precisione, lo sviluppo della micromeccanica utilizzata per la costruzione di radio, condensatori, calcolatori manuali, ed altri sofisticatissimi oggetti. Purtroppo, però, le implicazioni politiche che videro l’Italia entrare in guerra nel 1940, obbligarono tutte le aziende tecnologicamente avanzate a convertire la produzione per scopi strategici e militari; suo malgrado fu obbligata anche la Ducati, e la produzione subì un radicale cambiamento.
Successivamente al bombardamento dello stabilimento di Borgo Panigale del 12 ottobre 1944, la famiglia Ducati decise di sfollare in Lombardia; nei giorni successivi alla liberazione del 25 Aprile, ad Adriano Ducati ed i suoi fratelli vennero riconosciuti meriti di collaborazione nella lotta partigiana, e a Maggio dello stesso anno avvennero i primi contatti con i servizi segreti dell’ esercito americano che si era documentato sulla intensissima attività scientifica svolta da Adriano Cavalieri Ducati.
Dopo la cessione della proprietà della Azienda alle partecipazioni statali, avvenuta nel 1948, Adriano Ducati decise di continuare la attività scientifica oltre oceano, in California, dove avviò una attività di studi in collaborazione con la NASA guidata all’ epoca da Werner Von Braun, padre della missilistica. Nel campo della elettronica, Adriano sviluppò un sistema di propulsione spaziale a plasma elettronico per il programma che aveva già portato l’uomo sulla Luna.
Ormai anziano, senza essersi mai sposato, Adriano rientrò in Italia all’inizio degli anni 80, a Milano, dove già vivevano i fratelli Bruno e Marcello. Adriano Ducati si spense a Milano il 25 Novembre del 1991, all’ età di 88 anni.