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Scopri di piùEsaurite le 11 gare nel vecchio continente, il circus della MotoGP punta verso oriente per la seconda edizione del Gran Premio di Tailandia. Il Chang International Circuit ha esordito lo scorso anno nel calendario della MotoGP con risultati molto positivi in termini di organizzazione e affluenza di pubblico, in una nazione che si è imposta recentemente come punto di riferimento nel panorama mondiale delle due ruote.
La pista tailandese è un tracciato molto lineare, caratterizzato da lunghi rettilinei spezzati da curve lente. Non ha tratti particolarmente guidati e per certi aspetti ricorda vagamente la pista di Zeltweg, dove le Ducati hanno sempre ottenuto ottime prestazioni. Lo scorso anno Andrea Dovizioso cedette la vittoria in volata solo all’ultima curva, confermando che le Desmosedici GP si trovano a loro agio in questa pista
Il romagnolo arriva in Tailandia dopo il secondo posto ottenuto ad Aragon, ma soprattutto reduce dalla spettacolare rimonta che lo ha portato dal decimo posto fino al secondo. Andrea continua a consolidare la sua seconda posizione nel mondiale e visto cosa successe dodici mesi fa, ci sarà da scommettere che anche qui venderà cara la pelle.
Discorso diverso per Danilo Petrucci che ha necessi tà di tornare alle performance di inizio stagione. Il pilota ternano sta incontrando qualche difficoltà in termini di costanza di rendimento, e la pista asiatica potrebbe essere il posto giusto dove ritrovare il filo del discorso.
Come già detto, la Tailandia è diventato uno dei punti di riferimento mondiali nella produzione di moto, tanto che anche Ducati vi ha insediato uno proprio stabilimento di produzione. La passione per le rosse è cresciuta anche qui in maniera esponenziale, tanto che il Ducati Store di Bangkok risulta essere uno dei concessionari con i maggiori volumi di vendita al mondo. E vista la nutrita schiera di Ducatisti presenti, non poteva mancare a Buriram la Tribuna Ducati, che farà senz’altro sentire il proprio supporto a tutti i piloti delle Desmosedici GP.
Il circuito tailandese è opera dell’architetto tedesco Hermann Tilke ed è stato inaugurato nel 2014. Il tracciato è dotato di due lunghi rettilinei seguiti da una zona guidata ma viene categorizzato come una pista “stop and go” dove grosse frenate sono seguite da brucianti accelerazioni. Dista circa 450 km dalla capitale Bangkok e nelle ampie tribune posso prendere posto fino a 100.000 spettatori.
Dati circuitoPer tutti i Ducatisti sarà possibile seguire gli aggiornamenti live dalla pista e commentare le gare insieme a noi su Twitter e sui nostri account ufficiali Facebook e Instagram e non dimenticate di usare l'hashtag #ForzaDucati.