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Scopri di piùL’odore intenso dei fiori, lo scintillio del sole fra le onde a farci da compagno di viaggio e sull’asfalto una linea bianca continua da inseguire curva dopo curva. Sulla costiera amalfitana non serve l’aereo per volare. Bastano una Multistrada e la voglia di andare oltre i percorsi più noti.
Questa estate non sarà come tutte le altre. Un’intensa spinta vitale si unisce al desiderio di viaggiare proteggendo se stessi e gli altri. Ecco perché scegliere le due ruote e luoghi meno frequentati può essere la strada da imboccare per le vacanze. E allora mettiamoci in sella. Con Multistrada possiamo concederci il lusso di andare a scoprire gli angoli nascosti di una destinazione amata in tutto il mondo: la costiera amalfitana.
Nessuno ci vieterà una passeggiata per i vicoli di Positano o una granita di limoni d’Amalfi IGP in uno dei café della più antica repubblica marinara. Ma grazie alle due ruote potremo allontanarci dai percorsi conosciuti e inerpicarci sulle strade che portano nell’entroterra della penisola sorrentina. A stretto contatto solo con il silenzio e i colori della natura, potremo andare alla scoperta di eccellenze eno-gastronomiche immerse in un paesaggio senza tempo.
Su per le vecchie mulattiere
E allora, marcia ingranata, e via dalla folla della Costiera verso il cuore dei Monti Lattari. Il mare si allontana alle nostre spalle senza smettere mai di luccicare e la terra muta a ogni curva davanti ai nostri occhi. Lontano, oltre le vette verdi delle montagne, si scorge perfino il Vesuvio.
Le antiche strade sterrate che portavano nel cuore della penisola sorrentina oggi sono stretti nastri d’asfalto che, tornante dopo tornante, conducono a piccole aziende agricole che meritano una visita e dove si è riscoperta un’arte antica: la viticoltura.
Le limonaie della costa lasciano spazio a vigneti stretti sopra i muri a secco. L’aria salmastra si attenua liberando gli odori aciduli degli agrumeti e quelli intensi delle erbe selvatiche. Il sole qui non smette mai di scaldare una terra calcarea e ricca, ma dura e faticosa. I vigneti sono impervi, sempre in lotta con una natura selvaggia pronta a invaderli. Per questo la viticoltura è stata a lungo abbandonata. Ma grazie alla passione ostinata di vecchi e nuovi agricoltori, questi vigneti oggi sono rinati. Il risultato è uno spettacolo indimenticabile di biodiversità, un tripudio di odori e sapori che esplode in ogni bicchiere di vino.
Dalla montagna alle tavole stellate
Ma i Monti Lattari non sono solo vigneti. Il loro nome racconta la storia di un luogo in cui scorrono fiumi di latte e fiorisce la pastorizia.
In questo verde mondo segreto sopravvive un’antica tradizione casearia che produce ricotte, provole affumicate e fiordilatte che sanno di buono e di sole.
I piccoli produttori di queste prelibatezze sono stati recentemente riscoperti non solo dai visitatori occasionali, ma anche da cuochi di successo che hanno deciso di portarli nelle loro cucine.
Molti chef di questa zona hanno saputo estrarre l’essenza della tradizione amalfitana da questi prodotti e oggi la costiera conta ben 8 ristoranti stellati sul suo territorio. Una dimostrazione di straordinaria ricchezza e dinamicità che ci offre un motivo un più per andare a esplorare, vivere e assaporare questi posti, chilometro dopo chilometro, oltre le mete conosciute.