Gli anni '60 aprono un'epoca a tinte forti. Dal progresso tecnologico, con la corsa allo spazio e lo sviluppo dei computer; all'esplosione della creatività, dalla musica rock al cinema della New Hollywood e la Pop Art. Sono tempi di nuove libertà, trasgressioni e lotte per gli ideali.
La diffusione di massa dell'automobile sottrae alla motocicletta il ruolo sociale di mezzo di mobilità. Sul modello dei bikers americani, si afferma un uso della moto come strumento di espressione delle giovani generazioni: la compagna di viaggio di uno stile di vita on the road.
Dagli anni '70, con l'avvento delle maxi moto, si accentua la funzione di oggetto ludico: un vero e proprio attrezzo sportivo, ancora più evidente con il successo delle supersportive negli anni ‘80. La moto assume così, nell'immaginario collettivo, la connotazione di veicolo votato al divertimento e alla libertà, che non ha più lasciato.